Santanchè: il voto del Senato per caso truffa Inpsi la salva
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Santanchè, il voto per “salvarla”: cosa succede sul caso truffa all’Inps

Daniela Santanchè ad un evento

Il caso Santanchè e la presunta truffa all’Inps ha visto il Senato votare per “salvarla”. La novità relativa a chat e email nel pc della Ministra.

Messa da parte la curiosa paparazzata con Fedez e La Russa a bordo di uno yacht, ecco Daniela Santanchè tornare a far parlare in merito al caso che la vede coinvolta per una presunta truffa ai danni dell’Inps. In questo senso, la Ministra potrebbe essere stata “salvata” grazie ad una votazione passata in Senato dopo la proposta della Lega.

Daniela Santanchè riflette
Daniela Santanchè – newsmondo.it

Santanchè: il caso di truffa all’Inps

Come è noto, la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, si trova a fare i conti con una serie di situazioni ancora tutte da chiarire in tribunale. Nello specifico, l’esponente di Fratelli d’Italia rischia il processo per l’accusa di truffa all’Inps: durante il Covid avrebbe indebitamente richiesto e ottenuto 126mila euro di cassa integrazione mentre in realtà i suoi dipendenti lavoravano in smart working.

Una mano per la Santanchè potrebbe essere arrivata dalla relazione della senatrice della Lega Erika Stefani che ha richiesto una votazione a proposito dell’attivazione del conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato, di fronte alla Corte costituzionale, nei confronti della Procura di Milano.

Il voto che “salva” la Santanchè

Come sottolineato anche da Il Sole 24 Ore, la Giunta per le immunità del Senato ha approvato a maggioranza la proposta della relatrice Erika Stefani, esponente della Lega, di attivare un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato dinanzi alla Corte costituzionale nei confronti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, in relazione all’uso di corrispondenza e intercettazioni nell’inchiesta sulla presunta truffa all’Inps che coinvolge la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Di fatto, l’utilizzo di queste email e registrazioni sarebbe definito contra legem e gli investigatori avrebbero dovuto estrarre tutto e chiedere l’autorizzazione. Da qui la richiesta di sollevare conflitto di attribuzione. Se confermata dall’Aula, la decisione potrebbe impedire che quelle comunicazioni possano essere utilizzate nel procedimento andando, di fatto, ad allungare i tempi dell’udienza preliminare dove la Ministra potrebbe ricevere il rinvio a giudizio.

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ultimo aggiornamento: 24 Settembre 2025 10:41

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